Valentina Pitzalis

Valentina Pitzalis è una giovane cagliaritana sopravvissuta a un episodio di femminicidio avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 aprile del 2011 a Bacu Abis, in provincia di Carbonia, quando Manuel Piredda, suo ex marito, non rassegnandosi alla separazione le gettò benzina addosso e le diede fuoco. L’uomo non sopravvisse al rogo che lui stesso aveva appiccato mentre Valentina, all’epoca 27enne, si risvegliò in un letto di ospedale con il volto letteralmente sfregiato, una mano amputata e l’altra danneggiata. Nonostante la terribile violenza è tornata a sorridere e risplendere più di prima.

Valentina Pitzalis, il racconto

Valentina Pitzalis è tornata a parlare recentemente della sua storia negli studi di Verissimo su Canale 5. “Ho subito una violenza inaudita dalla persona che credevo di amare. Avevo uno spirito indipendente, ero andata via dalla Sardegna per lavorare. A 27 ho avuto la vita stravolta. È difficile sopravvivere guardandosi allo specchio senza riconoscere la propria immagine“, racconta a Silvia Toffanin, soffermandosi poi sul rapporto con l’ex marito: “Ho subito per anni violenza psicologica, senza riconoscere i campanelli d’allarme. Manuel mi ha isolato dai miei cari, non potevo parlare al cellulare, aveva una gelosia patologica. Metteva mobili fuori alla porta, così se di notte mi svegliavo e mi alzavo avrebbe sentito. Ha iniziato a usare psicofarmaci, sostanze, si è scollegato dalla realtà. Nonostante tutto, io gli volevo bene e lo aiutavo“.

Poi il tragico epilogo: “Una sera mi chiama, io lo avevo lasciato ed ero già tornata a casa da un anno. Mi attira lì, mi getta del liquido infiammabile addosso e mi dà fuoco. Non ho mai perso i sensi, speravo di morire perché faceva troppo male. Ho bruciato per venti minuti. Battevo i piedi per attirare i vicini e hanno chiamato i soccorsi. I danni erano tanto profondi, i polmoni pieni di fumo“.

“Ho avuto la fortuna di sopravvivere – continua Valentina Pitzalis -. La cosa più difficile è stato perdere l’autosufficienza, mi hanno amputato la mano sinistra. I medici mi hanno salvato la mano destra. Ma tanti mi hanno fatto sentire in colpa per non essermi chiusa in casa a piangere, invece ho scritto un libro. Lui è morto, ha pagato con la sua stessa vita quello che ha fatto”.

Non sono mancate le tensioni con la famiglia dell’ex marito: La sua famiglia mi ha accusato di induzione al suicidio, cercando di farmi apparire come carnefice. Hanno detto che avevo appiccato io l’incendio in cui io ho bruciato, ma il caso è stato archiviato perché era chiaro. Non ho più il naso, le orecchie, ma il sorriso non me lo toglieranno mai. Io pratico la felicità“.

Oggi Valentina si considera “un monito più che un esempio”, in quanto ha “avuto la fortuna di sopravvivere”.

Com’è Valentina Pitzalis oggi?

Valentina Pitzalis non smette di sorridere e appare più raggiante che mai come si nota dal profilo Instagram (@valentinapitzalisreal) ufficiale, seguito da oltre 93 mila followers